venerdì 21 marzo 2008

Riflessione (1) sugli acquisti solidali

Una sera della scorsa settimana è arrivato a casa mia Alessandro per prendersi il parmigiano reggiano biologico appena arrivato.
Ma da sibillino provocatore, porta con sè un pezzo di parmigiano reggiano recuperato al Conad con sconto del 50% (!), venuto via quindi a 7,5 € al Kg !,
Cioè più o meno la metà di quanto abbiamo pagato quello biologico...
E me lo lascia lì, il marrano, sopra al tavolo, metaforico guanto di sfida all'economia solidale!

In altre parole, il quesito è: la nobiltà dell'acquisto solidale giustifica l'esborso di una cifra doppia ?

Beh, mettiamo i puntini sulle i...
Primo: il parmigiano reggiano del Conad a quel prezzo è chiaramente un prodotto civetta, cioè un'esca che ha l'obiettivo di far accorrere al Conad clienti attirati dal prezzo stracciato, che poi (Conad spera) comprerebbero anche dell'altro... quindi è concorrenza sleale, direi.
In ogni caso, da un punto di visto puramente economico, mi porto a casa il parmigiano a prezzo stracciato: il vantaggio è notevole e innegabile
Secondo: quello del parmigiano reggiano è un caso anomalo, particolarmente sfavorevole alla causa "acquisto solidale". Mi spiego: il parmigiano reggiano è un prodotto a denominazione di origine protetta (D.O.P.) e in quanto tale, la qualità e salubrità del parmigiano che si trova in giro dovrebbe variare relativamente poco. Ma solitamente, i prodotti solidali si distinguono da quelli acquistati al supermercato anche per la maggiore qualità e salubrità
Terzo: quello del Conad, non è parmigiano reggiano biologico.
Quarto: acquistare in modo solidale significa anche cercare di riconoscere il giusto prezzo al produttore. Mi piacerebbe sapere quanto è stato riconosciuto al produttore del parmigiano Conad...

Conclusioni: personalmente preferisco consumare un pò di parmigiano in meno (ottenendo il risparmio riducendo la quantità consumata) ma acquistare solidale.

Commentate!!!

P.S. ovviamente ringrazio Alessandro per lo stimolo alla riflessione

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