giovedì 23 febbraio 2012

Cambieresti (parte 2) acqua

Continuiamo anche questa settimana con la rubrica e l'argomento acqua
SECONDO: NON INQUINARLA

L’inquinamento idrico è principalmente dovuto alle attività industriali, agli allevamenti e all’agricoltura convenzionale; anche gli usi domestici tuttavia danno il loro contributo, attraverso la quantità di detersivi e detergenti utilizzata da ciascuno di noi e dal processo di smaltimento
dei nostri rifiuti. accorgimenti quotidiani
• ottimizzare l’uso dei prodotti per l’igiene e ridurre lavaggi e pulizie al necessario;
• utilizzare detersivi e igienizzanti ecologici;
• ridurre il più possibile la produzione di rifiuti;
• segnalare alle autorità competenti eventuali scarichi
irregolari o altri abusi ambientali di cui si è conoscenza.
TERZO: BERE SANO E SOSTENIBILE
Secondo varie indagini gli italiani sono al primo posto nel mondo per consumo di acqua minerale (mediamente 140 litri a testa in un anno); solo il 40% dei cittadini afferma di usare acqua del rubinetto per bere. Questo significa una spesa media annua di circa 250 euro per le famiglie,
e un mercato da 2600 milioni di euro per l’industria dell’acqua minerale in mano a poche multinazionali. Inoltre, più dell’80% delle bottiglie contenenti acqua minerale è in PET: un materiale costoso da produrre e da smaltire, oltre che inquinante per l’ambiente. Il costo per
lo smaltimento di una bottiglia in PET è di circa 10 centesimi (contro i 2.5 di una bottiglia in vetro). Si viene a creare così una situazione paradossale per cui gli enti locali hanno una spesa per lo smaltimento delle bottiglie di acqua minerale di molto superiore a quanto incassano
con le concessioni al prelevamento dalle fonti. Quattro buoni motivi per bere acqua del rubinetto
piuttosto che acqua minerale:
• molto spesso l’acqua del rubinetto proviene dalle stesse sorgenti sfruttate dalle aziende dell’acqua minerale, ma costa dalle 500 alle 1000 volte in meno;
• l’acqua dell’acquedotto offre forti garanzie per quanto riguarda qualità e sicurezza: i controlli sono frequenti (settimanale nei piccoli centri) e quando i valore risultano alterati scatta mmediatamente la non potabilità;
• l’acqua del rubinetto ha un minore peso ecologico: non richiede infatti imballaggio e quindi non comporta la produzione di rifiuto; inoltre l’impatto ambientale dovuto al pompaggio fino alla nostra abitazione è sicuramente inferiore a quello causato dagli impianti di imbottigliamento
e dal trasporto su gomma delle bottiglie.
• bere acqua di rubinetto, significa valorizzare un bene comune e risorsa locale, sviluppando una cultura e una educazione di rispetto e di attenzione verso una importante

QUANTO COSTA UNA BOTTIGLIA?
La produzione di un chilogrammo di PET richiede 17,5 litri di acqua e rilascia in atmosfera 40 grammi di idrocarburi, 25 grammi di ossidi di zolfo, 18 grammi di monossido di carbonio e 2,3 chilogrammi di anidride carbonica. Poiché una bottiglia in PET da 1,5 litri pesa 35 grammi, con un
chilo di PET si fanno 30 bottiglie. Pertanto, per trasportare 45 litri d’acqua se ne consuma quasi la metà. A conti fatti, tenendo conto di tutto il percorso che fanno sia la bottiglia che l’acqua in essa contenuta, si stima che una singola persona, che beva mediamente 1 litro di acqua al
giorno, spende 180 euro ogni anno e fa bruciare almeno 8 litri di combustibili fossili.
Chi vive in un’area dove l’acqua non ha un buon gusto o è troppo clorata, ha comunque un’alternativa alla bottiglia: il trattamento acqua potabile ad uso domestico regolamentato dal DM 443/90. A fronte spesso di un mercato più attento al profitto che alle reali necessità
del cittadino, è necessario però individuare il trattamento eventualmente adeguato:
• se il problema è dato dai tubi vecchi e arrugginiti si può intervenire con filtri meccanici, o meglio rivedere gli impianti.
• per quanto riguarda l’eccesso di cloro, è sufficiente lasciare riposare l’acqua in una caraffa a bocca larga per qualche ora: il cloro dopo un po’ di tempo evapora.
• diversamente si possono anche applicare al lavello (punto di erogazione) delle cartucce filtranti purché contemplate dal Decreto Ministeriale 443/90, come i filtri a struttura composita che possono eliminare bene gli effetti collaterali della clorazione e della distribuzione dell’acqua potabile lungo le tubature. È molto importante verificare che tali filtri siano dotati di documentata approvazione Ministeriale.
• per l’eccesso di magnesio o calcio, che non sono nocivi a livello alimentare, ma possono creare dei disturbi tecnologici di incrostazione alle tubazioni, elettrodomestici e rubinetterie, si può installare un impianto di addolcimento (per cui è necessaria la consulenza di tecnici esperti in quanto non va confusa la presenza di materiale in sospensione con la durezza, che comunque
può essere ridotta e non azzerata, secondo le precise indicazioni ministeriali.
Per chi deve bere acqua minerale. Chi proprio non può fare a meno dell’acqua imbottigliata
per problemi di salute, o particolari situazioni specifiche, segua almeno i seguenti accorgimenti:
• leggere sull’etichetta il limite di conservazione;
• scegliere possibilmente un’acqua della propria zona e non una che proviene da molto lontano (il peso ecologico sarà minore);
• scegliere possibilmente una bottiglia in vetro piuttosto che in plastica, meglio se vuoto a rendere. Se il vuoto è a perdere, deve essere smaltito nelle apposite campane per la raccolta differenziata;
• tenere l’eventuale bottiglia di plastica lontano da fonti di calore e al riparo dai raggi solari.
ATTENZIONE ALL’ACQUA NASCOSTA
La lavorazione industriale richiede spesso l’utilizzo di acqua: in molti casi quest’acqua, fortemente inquinata, viene poi scaricata senza essere sottoposta a trattamenti di depurazione. Sono indicate qui di seguito alcune quantità standard di acqua “nascosta”, cioè necessaria
al ciclo di produzione di alcune merci. Per risparmiare acqua “nascosta”, in generale, si devono evitare i prodotti usa e getta, quelli non necessari, quelli che hanno scarsa durata. Molto importante in questo senso è anche il risparmio energetico: l’industria elettrica è infatti
tra le maggiori consumatrici di acqua per il raffreddamento degli impianti.
Prodotto Acqua “nascosta” (litri)
una bistecca 1000 (meditate su questo)
1 kg patate 20
1 kg carta bianca 44
1 kg carta ecologica 1.5
1 lattina di alluminio 6

Ciao a tutti alla prossima puntata che riguarderà il tema dell'alimentazione
Claudio

sabato 11 febbraio 2012

CAMBIERESTI? E se provassimo a cambiare il mondo a partire dal nostro quotidiano?

Inizio con questo post un ciclo di riflessioni e di cose pratiche da mettere in atto su vari argomenti. Il tutto è tratto da un bellissimo lavoro dell'assessorato all'ambiente della provincia di Biella che potete trovare in internet e che si intitola appunto "Cambieresti". Spero che questa rubrica possa essere di spunto per tutti e che generi alcune riflessioni. Oggi e per varie settimane si parte con l'acqua. Seguiranno altri argomenti quali alimentazione, casa, energia, rifiuti, turismo e via di seguito.

ACQUA

COSA POSSO FARE?
Ogni italiano consuma in media, per le sole necessità domestiche, circa 210 litri di acqua al giorno, l’equivalente di due vasche da bagno piene. Di questi, solo 2 litri vengono usati per dissetarci, mentre il 50% va a finire nello sciacquone del bagno, il 30% in lavastoviglie e lavatrici e poi ancora nelle docce, nel lavaggio di verdure e utensili vari. Sprechiamo, inoltre, circa 18 litri d’acqua al giorno facendola scorrere dai rubinetti per avere l’acqua più calda o più fredda.

PRIMO: NON SPRECARLA
I consumi domestici di acqua si possono ridurre anche del 50% senza per questo rinunciare al benessere: ecco alcuni suggerimenti.
accorgimenti quotidiani
• educhiamo i bambini a non sprecare l’acqua;
• chiudiamo il rubinetto dell’acqua mentre ci laviamo i denti, ci facciamo la barba, o ci insaponiamo sotto la doccia;
• facciamo la doccia piuttosto che il bagno: useremo così circa 50 litri d’acqua anziché 100;
• laviamo i piatti mettendoli a bagno in una bacinella, chiudendo il rubinetto ogni volta che si interrompe il risciacquo; l’acqua della pastasciutta è ottima per sgrassare!
• utilizziamo la lavastoviglie e la lavatrice solo a pieno carico: il consumo di acqua è lo stesso che si ha a carico semivuoto, e risparmieremo 8.000 litri di acqua ogni anno (oltre che parecchi kilowattora);
• laviamo le verdure lasciandole a mollo nell’acqua e sciacquandole poi velocemente: una famiglia di tre persone arriva così a risparmiare 4500 litri/anno;
• utilizziamo l’acqua in cui sono state lavate le verdure, o raccogliamo l’acqua piovana, per annaffiare i fiori e l’orto;
• annaffiamo il giardino con parsimonia e sempre verso sera: quando il sole è calato, l’acqua evapora più lentamente e non viene sprecata ma assorbita dalla terra;
• laviamo l’auto di rado e con il secchio invece che con la pompa.
accorgimenti tecnici
• un rubinetto eroga da 10 a 20 litri al minuto; per risparmiare il 30% dell’acqua mantenendone la stessa forza, basta applicare un economico riduttore di flusso o rompigetto areato, specifico per il risparmio idrico; con lo stesso procedimento o acquistando docce con miscelazione aria-acqua, si puo raggiungere il 50% di risparmio idrico, che comporta anche un risparmio energetico quando trattasi di acqua calda.
• per verificare se vi siano perdite da rubinetti o tubature si può leggere il contatore la sera prima di andare a dormire e la mattina appena ci si sveglia;
• fare riparare i rubinetti o il water che gocciolano;
• esistono in commercio sciacquoni a doppio pulsante, ma può essere modificato anche quello già installato agendo sull’asticella del galleggiante interna al serbatoio; con scarichi inferiori a 10 litri per volta si risparmieranno fino a 25.000 litri di acqua potabile all’anno;
• è possibile raccogliere l’acqua piovana per usi secondari, non potabili. Se si dispone di un giardino, si può predisporre un serbatoio di accumulo (dimensionamento: 4lt/giorno per m2 per circa 60 giorni/anno);
• nei giardini domestici evitare pavimentazioni impermeabilizzanti.

Ciao a tutti alla prossima con secondo non inquinarla e terzo bere sano e sostenibile
Claudio