lunedì 26 marzo 2012

Cambieresti (parte 5) - Alimentazione

GLI ALIMENTI
Gli alimenti sono i prodotti che mangiamo. Essi possono essere raggruppati in cereali, alimenti proteici, alimenti grassi, legumi, ortaggi e frutta. Cereali, legumi, ortaggi e frutta dovrebbero rappresentare la base della dieta giornaliera, su cui inserire gli altri tipi di alimenti in quantità moderate. Cereali a alimenti amilacei Tra i cereali più importanti nell’alimentazione umana troviamo il riso, il mais, il frumento, l’avena, l’orzo, il miglio, la segale. Tra gli altri importanti alimenti amilacei troviamo le patate. I cereali sono importanti perché apportano carboidrati, e cioè energia, all’organismo. I cereali sono anche una fonte di proteine, anche se in bassa misura (5-10%). Data la loro specifica caratteristica amilacea non possono rappresentare un alimento
completo e devono sempre esser abbinati ad importanti fonti proteiche quali carni o pesce e/o legumi. Una dieta ricca di cereali e fibre aiuta a mantenere il giusto peso corporeo, a prevenire problemi circolatori e cardiaci, e a mantenere in ordine il sistema gastro-intestinale.
Alimenti proteici Carni, pesce, uova, latte, formaggi, sono alimenti ricchi di proteine animali e sono quindi complete di tutti gli amminoacidi essenziali. Sono inoltre ricche di ferro e vitamine del gruppo B e PP. Per queste caratteristiche sono alimenti molto importanti nella dieta in quando
anche in piccole dosi coprono molti dei fabbisogni essenziali della nutrizione umana. Questi alimenti vanno consumati con moderazione per il contenuto di grassi saturi, per evitare un affaticamento dei reni nello smaltimento delle tossine e perché contengono anche sostanze conservanti e residui di antibiotici e di pesticidi (e spesso anche sostanze ormonali sintetiche). Per ovviare a ciò sarebbe bene che almeno alimenti come uova, latte, yogurt e formaggio provenissero da agricoltura biologica. La differenza di prezzo non è eccessiva e vale la qualità del prodotto. Il pesce ha ottime qualità nutritive ed è più digeribile della carne, è ricco in sali
minerali e vitamine del gruppo B e la vitamina D. Il consumo di pesce d’allevamento va moderato per le medesime ragioni della carne. Le proteine vegetali si trovano soprattutto nei legumi (piselli, fagioli, soia, lenticchie, ceci, fave ecc.), fonti minori sono le noci, i semi e i cereali. Una dieta che combina cereali e legumi può fornire la gamma degli amminoacidi essenziali.
Alimenti grassi
Sia i grassi saturi (formaggi, latte intero, panna, burro, carni grasse e i loro derivati e certi oli vegetali) che insaturi (oli vegetali, di semi e di oliva) vanno usati con molta moderazione nella dieta per il loro alto livello energetico. È molto importante avere cura della conservazione
delle sostanze grasse. Queste tendono ad ossidarsi (irrancidire) e devono essere conservati fuori dal contatto dell’aria. I grassi solidi vanno conservati in frigo. Per gli oli di oliva, in particolare, è importante scegliere quelli spremuti a freddo; questa lavorazione permette la conservazione di preziose sostanze nutritive che difendono l’organismo dai radicali liberi (ritenuti causa di invecchiamento, dell’insorgenza di disfunzioni delle funzioni cellulari e dei tumori).
Ortaggi e frutta
Numerosi studi hanno dimostrato che un’alimentazione ricca in cereali, legumi, ortaggi e frutta protegge dalla comparsa di varie malattie molto diffuse nei paesi sviluppati, come diverse forme di tumore (p.es. al colon, all’intestino), malattie cardiovascolari (patologie delle arterie coronarie, ipertensione, infarto), cataratta, malattie dell’apparato respiratorio (p.es. asma e bronchiti),
malattie dell’apparato digerente (p.e. diverticolosi, stipsi), ecc. Il consumo di adeguate quantità di frutta e ortaggi assicura il fondamentale apporto di vitamine, minerali, acidi organici, e nello stesso tempo consente di ridurre la densità energetica della dieta. Questo sia perché il tenore in grassi e l’apporto calorico complessivo sono limitati, sia perché il potere saziante di questi
alimenti è particolarmente elevato. Ricordarsi di mangiare la frutta lontano dai pasti dopo averla lavata bene e sbucciata se non proviene da agricoltura biologica.
Fibre
Nell’alimentazione, se equilibrata e quindi comprendente l’assunzione di frutta e verdura, è presente una importante quantità di fibre. La fibra alimentare di per sé non ha valore nutritivo o energetico (se si eccettua la piccola quantità di energia proveniente dagli acidi grassi formatisi per fermentazione nel colon). La fibra alimentare è molto importante per la regolazione di diverse funzioni fisiologiche nell’organismo: ritarda lo svuotamento gastrico e facilita il transito del bolo alimentare nell’intestino e l’evacuazione delle feci, regola l’assorbimento di alcuni nutrienti (ad esempio zuccheri e grassi) riducendolo e rallentandolo, contribuendo così al
controllo del livello di glucosio e di colesterolo nel sangue. È importante quindi avere sempre della verdura nei pasti, usare qualche alimento integrale almeno qualche volta durante la settimana (integrale vivo, ossia che proviene da chicchi integrali, non ad esempio da farine cui sono state successivamente aggiunte fibre). Abituarsi a mangiare della frutta durante la giornata, lontano dai pasti e dopo averla lavata bene e sbucciata se non proviene da agricoltura biologica.

Anche questa settimana terminiamo la rubrica. Continueremo ancora con la prossima puntata sull'alimentazione e la successiva sui prodotti OGM.
Ciao Claudio

domenica 18 marzo 2012

Assemblea del 13 marzo 2012

Martedì 13 si è tenuta l'assemblea di marzo, ultima occasione utile per il rinnovo della tessera associativa 2012. La partecipazione è stata notevole e gli argomenti in scaletta erano davvero molti. La serata si è aperta dando spazio all'enorme lavoro svolto da Milly, Annamaria, Linda e Nicoletta, atto a comparare 6 fornitori di detergenti casa ed igiene personale. L'assemblea si è confrontata a lungo cercando un punto di incontro tra le varie opinioni. Alla fine si è votato per mantenere uno degli attuali fornitori e dare fiducia ad uno nuovo, che sembra essere particolarmente vicino alla filosofia del nostro gruppo di acquisto solidale. Enrico ci ha poi parlato di attuali e potenziali fornitori di birra biologica, portando con se alcune bottiglie campione, che i soci sembrano aver gradito! Andrea ha riassunto il recente incontro con gli organizzatori della festa di San Daniele, che si terrà il prossimo 6 maggio. E' stata proposta qualche iniziativa da portare alla festa per conto di GASolo. Successivamente Claudio ci ha presentato la giornata dello scambio e dell'autoproduzione che si terrà al Maglio, domenica 3 giugno. Le idee sono tantissime....e per svilupparle al meglio, si terrà un incontro giovedì prossimo (22/03), tra tutti coloro che vorranno collaborare per la buona riuscita dell'iniziativa. Tra le varie feste in programma, c'è anche quella della nostra associazione, che si terrà martedì 1 maggio presso la Casa degli Alpini di Paderno. Distratti dall'assaggio della birra...si è deciso di rinviare gli altri argomenti alla successiva assemblea di aprile. Ciao e alla prossima! Marika

venerdì 16 marzo 2012

Cambieresti (parte 4) - Alimentazione

Continuiamo anche questa settimana la rubrica cambieresti con tema l'alimentazione
L’ACQUA
L’acqua è l’elemento fondamentale di tutti gli esseri viventi. Per quanto riguarda la specie umana, l’acqua rappresenta circa il 60% per peso di un adulto, il resto formato da proteine (muscoli) per il 17 %, grassi 17%, e il restante 6% dai minerali delle ossa. La percentuale
dell’acqua del corpo umano varia a seconda dell’età, del sesso, dell’attività che si svolge. I bambini ne presentano le più elevate percentuali; gli uomini ne hanno più delle donne e gli atleti più di coloro che non fanno sport. Di tutti i nutrienti l’acqua è il più importante. Possiamo digiunare per alcune settimane, perfino per 60 giorni, ma senza acqua la vita si perde nel giro di pochi giorni. L’acqua mantiene il nostro corpo sempre alla giusta temperatura, e attraverso l’acqua i nutrienti vengono distribuiti in ogni parte del corpo e le scorie prodotte dal metabolismo (tossine) eliminate. È pertanto fondamentale reintegrare le perdite di acqua che avvengono
attraverso le urine, le feci, il sudore.
COME REGOLARSI?
L’assunzione giornaliera di acqua, perché il corpo funzioni al meglio, deve essere calcolata sulla base di 15-25 grammi per chilo di peso corporeo, a seconda del contesto ambientale e climatico (in media un litro e mezzo al giorno). Questa quantità non include l’acqua già contenuta negli alimenti. Ovviamente, tale quantità varia molto in relazione alle condizioni ambientali, alle caratteristiche individuali ed al tipo di attività fisica; anche stati di tensione e stress producono una generale disidratazione. Una cattiva abitudine alimentare, che porti a una carente assunzione d’acqua, può avere seri effetti sulla salute: dal mal di testa e senso di stanchezza, al rallentamento delle funzioni cerebrali e a forme di irrigidimento muscolare, dalla costipazione alla formazione di calcoli renali. Urine scure e dall’odore intenso possono essere un semplice segnale, indicante che il corpo non sta assumendo abbastanza acqua e le urine sono quindi molto concentrate. L’acqua è la salute dei reni perché li mantiene puliti e funzionanti al meglio. Il rene
è un organo importantissimo perché è una potente fattoria chimica che rimuove i rifiuti del metabolismo e le sostanze tossiche artificiali (p.es. derivanti da medicinali o da inquinanti presenti nel cibo), bilancia i fluidi del corpo, rilascia ormoni che regolano la pressione del sangue,
produce una forma attiva di vitamina D che rende più forti le ossa, e controlla inoltre la produzione dei globuli rossi del sangue.
Alcuni suggerimenti per bere il necessario:
• cominciare la giornata con un bicchiere di acqua appena svegli;
• se si è al lavoro, tenere a portata di mano una caraffa di acqua da bere di quando in quando durante il giorno;
• se si è in giro, portare con se una bottiglia di acqua da bere al bisogno;
• aumentare l’assunzione di frutta e vegetali, che oltre al contenuto di acqua, sono ricchi di sali minerali e altre sostanze importanti per la salute dell’organismo;
• prima di andare a dormire bere un bicchiere d’acqua.
L’acqua deve essere consumata a piccole dosi distribuite durante la giornata e lontano dai pasti. Imparando a bere, l’organismo è in grado di percepire quando assumere acqua, senza dover arrivare al segnale limite della “sete”.
Attenzione! Le bevande non vanno bevute ghiacciate!
L’acqua è l’alimento, in assoluto, di maggior valore vitale per gli organismi viventi.
L’ENERGIA
Per funzionare, il corpo umano necessita di energia. Le esigenze energetiche, e nutrizionali in genere, sono diverse in situazioni diverse delle vita, ad esempio in gravidanza, nell’allattamento, nel periodo menopausale, nell’accrescimento dei soggetti in età evolutiva o anche nelle varie situazioni patologiche: dall’obesità all’ipertensione arteriosa, alle epatopatie (malattie del fegato)
all’insufficienza renale o all’osteoporosi. La Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU, 1996) ha stimato ad esempio che una donna di 25 anni con un peso di 60 kg e un metabolismo basale 1.380 kcal giorno (l’energia spesa solo per rimanere in vita in stato di riposo), consumi circa 2.150 kcal giorno se casalinga e 2.080 se lavora come commessa. Un uomo di peso 80 kg in attività pesante può arrivare a un fabbisogno energetico anche di 4.000 kcal giorno. L’apporto energetico dei vari nutrienti è il seguente (ci si riferisce al peso secco dei nutrienti):
glicidi (zuccheri, p.es. cereali, frutta, zucchero da tavola): 1 grammo fornisce circa 4 kcal;
• lipidi (grassi, p.es. olio, margarina, grassi animali): 1 grammo fornisce circa 9 kcal;
• protidi (proteine, p.es. carne, pesce, legumi): 1 grammo fornisce circa 4 kcal.
kcal Chilocaloria: unità di misura dell’energia espressa come quantità di calore, ovvero la quantità di calore necessaria per elevare da 14,5 a 15,5 °C 1 kg di acqua. (1 kcal = 1000 calorie = 4,186 kJ).
Come curiosità facciamo presente che l’alcool viene facilmente trasformato in zucchero e che 1 grammo fornisce ben 7 kcal di energia.
I NUTRIENTI
I nutrienti sono i composti chimici fondamentali che si trovano negli alimenti (i cibi che mangiamo). Si dividono in:
Macronutrienti: glicidi (carboidrati o zuccheri), lipidi (grassi - grassi e oli) e protidi (proteine) che rappresentano le sostanze chimiche che compongono gli alimenti,
Micronutrinenti: Vitamine, minerali e altre sostanze che sono presenti in piccola quantità (misurabili in grammi o microgrammi) negli alimenti, ma che tuttavia hanno funzioni fondamentali per il funzionamento dell’organismo.
Generalmente gli alimenti includono questi fattori nutrizionali, tuttavia diete monotone basate su cibi raffinati e povere ad esempio in frutta e verdura, possono dar luogo a carenze nutrizionali per quanto riguarda l’apporto di vitamine e sali minerali.
Ciao alla prossima puntata che sarà sempre sull'alimentazione
Claudio

mercoledì 7 marzo 2012

No TAV e ancora No TAV

Questa settimana facciamo una pausa rispetto alla rubrica "Cambieresti" perchè i fatti della Val di Susa e della TAV Torino Lione, meritano il primo posto nei nostri pensieri. Il mio rimarrà un no TAV a qualunque Governo e a qualunque colore politico che lo compone perchè è un No argomentato. Mi piacerebbe che i Sì fossero altrettanto argomentati, almeno per avere nell'intimo la consapevolezza di un sano dibattito democratico a cui oppormi. Ma così purtroppo non è e questo getta ancora più sconforto. Pubblico una lettera di Angelo Tartaglia indirizzata al nostro neo premier Monti. Ricordo a tutti che Angelo Tartaglia oltre ad essere un convinto no TAV ha anche fatto una stupenda disamina sulle ragioni del suo no che potrete trovare in rete (150 ragioni per il no). Vorrei che anche qualche altro personaggio a favore facesse altrettanto. Diciamo qualche ministro tecnico?
"Illustrissimo Sig. Presidente del Consiglio, ho ascoltato e poi letto le sue dichiarazioni riguardo al Tav e vorrei provare a scriverle pubblicamente, come pubbliche sono state le sue parole. Io sono stato membro dell’Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione fino alla fine del 2009. Dopo tale data il governo decise di escludere dall’Osservatorio le amministrazioni comunali che non dichiarassero a priori di accettare l’opera. Fino ad allora l’Osservatorio aveva raccolto una considerevole mole di documentazione, valsa tra l’altro a sfatare la leggenda dell’imminente saturazione della linea storica, ma non aveva mai discusso l’utilità e la rilevanza economica della nuova ferrovia. La motivazione addotta allora dal presidente dell’Osservatorio per questa mancata discussione era che l’analisi costi-benefici sarebbe stata fatta in seguito, in presenza di una progetto esecutivo.
Dall’inizio del 2010 il compito del nuovo Osservatorio, depurato delle voci critiche, è stato esclusivamente quello di occuparsi del come fare la nuova linea e non dell’accertarne l’utilità. Peraltro il commissario di governo e presidente dell’osservatorio ha anche affermato in televisione qualche giorno fa che i comuni interessati dalla nuova opera sono solo due, omettendo di dire che nel nuovo osservatorio ce ne sono molti di più e anche del tutto estranei a qualsiasi versione della costruenda linea. La sua affermazione, inoltre, si riferisce esclusivamente allo sbocco del tunnel internazionale. Ora è chiaro che se l’intervento dovesse limitarsi al solo tunnel di base la capacità complessiva della linea resterebbe esattamente quella di oggi in quanto la portata di un condotto è determinata dalla sua sezione più stretta, non dalla più ampia.
Torno al problema dei vantaggi e degli svantaggi. Nel luglio del 2009, in occasione di un incontro con i sindaci della valle, svoltosi presso la prefettura di Torino, l’allora ministro Matteoli affermò che sulla base di studi in suo possesso la linea storica si sarebbe prestissimo saturata. Non essendo in quella sede consentito ai tecnici di prendere la parola gli scrissi subito dopo pregandolo di far pervenire all’osservatorio gli studi su cui si basavano le sue affermazioni, visto che l’osservatorio stesso non ne era a conoscenza e anzi era arrivato a conclusioni opposte. Dopo alcune settimane mi arrivò una risposta burocratica di poche righe, ma nessuno studio o documento. Il 4 novembre 2011 si svolse, al Politecnico di Torino, un seminario pubblico sull’utilità o meno del Tav Torino-Lione. In quella sede due esponenti dell’osservatorio (di cui ormai non facevo più parte) fecero affermazioni in merito all’economicità dell’opera che sarebbe stata comprovata dall’analisi costi-benefici effettuata da quell’organo tecnico. Sollecitati o a rendere esplicite le loro argomentazioni o a produrre lo studio cui si riferivano, dissero che non lo facevano per correttezza in quanto l’analisi costi-benefici aveva avuto qualche ritardo tecnico ma stava per essere resa pubblica Quattro mesi dopo (venerdì scorso) Lei ha dichiarato che l’analisi costi-benefici mostra l’utilità dell’opera e che sarà presto pubblicata.
Capirà che un osservatore neutrale potrebbe trovare singolare che per un’opera proposta ormai più di vent’anni fa, e con tutto quello che sta succedendo, una analisi costi-benefici non sia ancora stata resa pubblica. Molti trovano anche curioso che per un’opera di tale rilevanza l’analisi tecnico-scientifica circa vantaggi e svantaggi venga fatta dopo aver assunto la decisione e non prima di assumerla. Io vorrei vivissimamente pregarla di utilizzare tutta l’autorità di cui dispone per far sì che effettivamente l’analisi costi-benefici venga pubblicata in tempi brevissimi e naturalmente anche che possa essere sottoposta ad esame critico tra pari, come è uso che avvenga negli ambienti scientifici. Lei ha il vantaggio di non aver bisogno di ricorrere a fiumi di parole roboanti e vaghe, come è vizio della politica corrente, e ha le competenze per cogliere la rilevanza e fondatezza delle argomentazioni che le vengono prospettate. D’altra parte credo che si renda perfettamente conto che, data la storia e le premesse di questo problema, non è possibile venirne a capo in termini di ordine pubblico. La prego, consenta a tutti di riportare questa vicenda sui binari della razionalità, senza sconti e senza presupposti. Grazie."

(Angelo Tartagalia fa parte del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia, Politecnico di Torino)

Angelo Tartaglia - il manifest

giovedì 1 marzo 2012

Cambieresti (parte 3) - Alimentazione

Continuiamo questa settimana con la rubrica "Cambieresti" . Da oggi per alcune settimane il tema sarà legato all'alimentazione. Riporto oggi integralmente il cappello introduttivo che viene sviluppato nel progetto "Cambieresti" sul tema e che io condivido appieno. A proposito e forse non l'ho mai accennato Cambieresti, stilato dall'assesorato alla Provincia di Biella sta per: Consumi, Ambiente, Risparmio, Energia, Stili di vita

Questo capitolo tratta, in maniera introduttiva, alcuni concetti di nutrizione e alimentazione umana. Prima di passare a questi temi tuttavia, riteniamo importante sottolineare come la nutrizione e l’alimentazione siano strettamente relazionate con la struttura stessa del sistema agro-alimentare. Ciò significa quindi con la gestione dell’ambiente e del territorio da un lato e con l’aspetto socio-economico del sistema agricolo, l’industria alimentare e la filiera distributiva dall’altro. Il cibo e gli alimenti infatti non sono soltanto le sostanze chimiche di cui necessitiamo per vivere. Sono anche ecologia, gestione del territorio, cultura, identità sociale, motivo di socializzazione, e gioia di vivere. In questi ultimi anni si sta sempre più comprendendo la cruciale importanza della relazione tra nutrizione e ambiente. Infatti, le caratteristiche dettate dal clima, dal paesaggio e dalle varie tipologie di ecosistemi che determinano le condizioni ambientali si riflettono inevitabilmente nella quantità e qualità di risorse alimentari necessarie alla sopravvivenza. La gastronomia, ad esempio, come arte dell’alimentazione e del mangiar bene, è una complessa e sofisticata forma di co-evoluzione tra la cultura delle società umane e le caratteristiche dell’ ambiente nel quale le società si trovano a vivere. Queste caratteristiche includono anche lo sviluppo della tecnologia (dall’aratro al forno), la selezione e l’utilizzo delle erbe aromatiche e medicinali, l’introduzione di tabù alimentari. Tale sapere meticolosamente trasmesso di generazione in generazione, e arricchito ad ogni passaggio, rappresentava un’integrazione culturale della percezione degli aspetti pratici, nutrizionali, economici, sociali e medicinali dell’alimentazione. Storicamente, la chiusura e la piccola scala dei sistemi agro-alimentari di sussistenza comportava una diffusa consapevolezza della relazione tra scelta delle tecniche di produzione, qualità degli alimenti, qualità dell’ ambiente e qualità della vita. Nella società moderna tuttavia due grandi cambiamenti hanno portato alla perdita di questa consapevolezza: (1) la distanza che separa chi produce da chi consuma, e (2) la progressiva perdita di conoscenza dei consumatori, circa gli aspetti ecologici e tecnici delle produzione degli alimenti. Questo comporta che i consumatori non sono più in grado di comprendere i complessi significati delle loro scelte alimentari e possono spesso essere indotti a certe decisioni sulla propria alimentazione in base alla dimensione sociale e psicologica dei “messaggi alimentari”. È importante quindi che il consumatore riacquisti la consapevolezza di queste relazioni perché attraverso le sue scelte incide sulla gestione del territorio, sulla qualità dell’ambiente e degli alimenti, sulla sopravvivenza della cultura locale, sulla sopravvivenza degli agricoltori, in particolare di quelli che si impegnano a ridurre l’impatto delle attività agricole e a migliorare la qualità degli alimenti.
Un altro nuovo fenomeno degno di importanza riguarda l’attuale processo di globalizzazione. Possibili risvolti negativi sono dati dalla eventualità che si possa arrivare, presto o tardi, alla adozione di una sorta di dieta unificata globale (in un certo senso i fast food la stanno già proponendo, McDonalds, ad esempio, serve le stesse cose negli USA in Italia e in Cina). Dieta che potrebbe non tener conto delle differenti esigenze (naturali e culturali) delle diverse popolazioni. Standardizzazione globale della dieta che potrebbe influenzare particolarmente le fasce sociali a più basso reddito. Ciò potrebbe innescare un progressivo quanto rapido allontanamento della gente dalla cultura dell’alimentazione. Ovviamente gli effetti della globalizzazione dipendono molto da come questa si vuol gestire. Ad esempio un maggior flusso di informazioni tra differenti culture alimentari e realtà gastronomiche del globo non necessariamente deve essere associato ad effetti negativi. Il massiccio incremento della immigrazione, in generale dai paesi in via di sviluppo a quelli sviluppati, insieme al massiccio incremento del turismo, in generale dai paesi sviluppati a quelli in via di sviluppo, ha comportato una diffusione reciproca di conoscenze a proposito di diversi stili di vita e gastronomie. La conoscenza di altri stili alimentari, altri sapori, altre risorse alimentari, tipici di altre gastronomie è anche una maniera per arrivare a conoscere altre culture e realtà. Desideriamo chiudere questa introduzione con questo messaggio: l’alimentazione è allo stesso tempo salute, conoscenza di sé, dell’ ambiente e della sua gestione, della società in cui si vive, della propria cultura e un’occasione di conoscenza di altre culture e popoli.

La prossima settimana comincieremo a trattare i vari nutrienti del corpo per poi successivamente dedicarci a consigli utili per come poter cambiare.
Ciao a tutti Claudio